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bibliografia su Lanza del Vasto

GUIDA ALLA LETTURA E ALLO STUDIO DEGLI SCRITTI DI E SU 

LANZA DEL VASTO GIOVANNI GIUSEPPE

                        Antonino Drago

(Gli asterischi * indicano la maggiore importanza dell’opera ai fini di una prima conoscenza)

BIOGRAFIA

Nato in una famiglia aristocratica dell’Italia meridionale, Lanza studia a Parigi, poi a Firenze e a Pisa dove, nel 1928, consegue la Laurea in Filosofia. Dotato di notevoli capacità intellettuali, ma anche di intenso gusto per la vita, esita fra dedicarsi alla carriera universitaria o dedicarsi

all’arte. Frequenta scrittori ed artisti del suo tempo, instaura una forte amicizia con Luc Dietrich, viaggia in Italia, Germania e Grecia.

Ben presto il desiderio di “guardare il mondo negli occhi” lo induce però a lanciarsi verso altri e più distanti orizzonti. In India, che percorre da Ceylon all’Himalaya, il poeta filosofo diventa vagabondo e Pellegrino. Il punto centrale del suo viaggio è rappresentato dal suo incontro decisivo con Gandhi, il quale gli dona un nuovo nome: Shantidas, servitore di pace. Da quel momento in poi tutta la sua vita sarà segnata dalla non-violenza, non quale semplice ideale morale, ma come leva per una trasformazione spirituale e sociale.

Di ritorno in Francia, Lanza scrive Le Pèlerinage aux Sources" (Pellegrinaggio alle Sorgenti), diario del suo viaggio, che viene pubblicato nel 1943, rendendolo famoso. Il suo grande progetto è quello di fondare un “Ordine gandhiano d’Occidente” di ispirazione cristiana, aperto ad ogni uomo di buona volontà. Ma gli anni della guerra lo costringono ad avere pazienza. Nel 1948 fonda la “Comunità dell’Arca”, alla quale dedicherà I suoi successivi trentatre anni di vita, portando nel mondo intero un messaggio di saggezza e di pace. Muore in Spagna il 5 gennaio 1981, nel suo ottantesimo anno...

www.lanzadelvasto.com


**Giuda (Laterza, Bari, 1938) Jaca Book, Milano 1975, 19906

Attraverso il racconto della storia di Giuda, delle sue emozioni e delle sue riflessioni, viene evidenziato come Giuda è in ognuno di noi, quando si cede al gioco sottile del male, che si presenta sotto le spoglie di un bene affascinante intellettualmente. Segna la preparazione di Lanza del Vasto alla sua conversione completa.


* Le Chiffre des Choses (Denoël, Parigi 1942) Ed. Fata Morgana, Parigi, 2001

Raccolta di poesie, edite più volte, aggiungendovi ogni volta quelle nuove; molte poesie hanno importanti contenuti di riflessione.


* Dialogue de L’Amitié, Laffont, Parigi 1943, 19933 

E’ stato scritto in collaborazione con Luc Dietrich, con sui ha compartecipato un periodo di vita e di grandi speranze. E’ un vero e proprio testamento filosofico e spirituale dei due amici poeti.


***** Pellegrinaggio alle Sorgenti (Denoël, Parigi, 1943) Bompiani, Milano 1949; Jaca Book, Milano 1978, 19862; TEA Milano 1993) Il Saggiatore, Milano 2005

Ottimo per iniziare la conoscenza dell’autore e del suo insegnamento. Il libro racconta il suo viaggio compiuto per incontrare Gandhi ed ottenere la risposta alla imminente seconda guerra mondiale. Oltre l’avventura dei suoi viaggi a piedi in India, dentro uno scenario di avvenimenti avvincenti, nessun libro esprime meglio di questo l’esperienza di una conversione interiore e sociale, qui sollecitata dall’incontro con una società ed una spiritualità diverse da quelle occidentali e chiarita nell’incontro con Gandhi. Il titolo esprime sia il pellegrinaggio spirituale della sua conversione, sia quello materiale alle sorgenti del Gange, che lui fece secondo il rito tipico di ogni buon indù; durante il quale ebbe l’ispirazione a tornare in Europa per fondare comunità gandhiane.


*** Principi e Precetti del Ritorno alla Evidenza (Denoël, Parigi, 1944) Gribaudi Torino, 1972

E’ un insieme di massime, semplici e dirette, per chi voglia distaccarsi da una civiltà decadente per ritrovare la verità della vita assieme alla verità delle cose. E’ stato scritto nel 1935 sulle strade, percorse a piedi, tra Roma e Bari; è stato ripreso tra giungla e ghiacci dell’Himalaya ed ultimato nel Natale del 1937. 


* Le Chansonnier Populaire, Seuil, Parigi 1947

Raccoglie 30 canzoni; 20 sono della tradizione popolare francese del 1300 e sono state messe a 3 o 4 voci dall’autore; dieci invece sono originali, composte traendo spunto dalla tradizione popolare italiana. Una ottima introduzione chiarisce come si deve cantare e che cosa vuol dire popolare.

 

*La Marche des Rois, Mystère de Noël, Laffont, Parigi 1947

E’ un dramma teatrale. Vuole esprimere il senso di quella conversione dalla civiltà che i re Magi offrono all’umanità.


*La Passion, Mystère de Pâques, Grasset, Parigi 1951

E’ un dramma teatrale. E’ il racconto evangelico, rivisitato alla luce dei pericoli dovuti alle strutture della nostra epoca; invita ogni uomo a recuperare la sua coscienza.


***Commentaire de l’Évangile, Denoël, Parigi 1951, du Rocher, Monaco, 1994  (ed. it. parziale: In Fuoco e Spirito, La Meridiana, Molfetta BA 1986)

E’ il suo insegnamento pubblico a Parigi nelle riunioni settimanali del gruppo di persone con le quali ha condiviso la ricerca della nonviolenza gandhiana. il lavoro manuale e l’attesa di fondare una comunità. E’ un commento esegetico di tipo esperienziale e simbolico. E’ centrato sull’idea della conversione totale dell’uomo, conversione che l’autore ha vissuto in India e che ora verifica sul testo principale della tradizione interiore cristiana; ne risulta un solido fondamento alla vita interiore e una lettura molto profonda del Vangelo; la quale resta originale anche dopo le grandi trasformazioni che la tradizione cattolica ha avuto nel passato cinquantennio.


**Vinôba o il Nuovo Pellegrinaggio (Denoël, Parigi 1954) Jaca Book, Milano 1980

Nel 1954 Lanza del Vasto compì un altro viaggio in India, per incontrare Vinôba, il successore spirituale e politico di Gandhi. Nella prima parte, l’autore presenta la personalità e l’azione di Vinôba, descritto come il discepolo che ha saputo convertirsi in maniera adamantina; nella seconda parte presenta i villaggi comunitari, che il movimento diretto da Vinôba ha realizzato in gran numero, secondo le indicazioni di Gandhi per costruire una società nonviolenta. E’ una delle migliori descrizioni della società alternativa nonviolenta, così come è stata realizzata in India.


****I Quattro Flagelli (Denoël, Parigi 1959) SEI, Torino 1996

l’autore interpreta il peccato originale come peccato all’origine della costituzione di una società; poi interpreta il racconto di Apocalisse 13 come descrizione del peccato originale che diventa anche strutture sociali tali da generare una società totalitaria. Sulla base di questa illuminazione l’autore caratterizza in maniera dettagliata le diverse strutture sociali (economica, giuridica, politica, rapporti internazionali) che sono sorte nella vita sociale occidentale. Poi indica la conversione da esse, e cioè la alternativa della nonviolenza, a livello sia personale, sia comunitario (dell’Arca), sia sociale. E’ tutta una teoria religioso-politica che viene sviluppata, come nessun altro autore nonviolento ha mai fatto.


*** Introduzione alla Vita Interiore (Denoël, Parigi 1962) Jaca Book, Milano1989

Il libro vuole superare la differenza tra la maniera orientale e la maniera occidentale di concepire e praticare la vita interiore. Il suo insegnamento è il richiamo alla conversione interiore, rivolta alla conoscenza, al possesso e al dono di sé, come impulso verace per ogni azione all’esterno secondo la nonviolenza.


**Noé, Denoël, Parigi, 1965

Dramma teatrale sul diluvio, inteso come castigo causato dalle strutture sociali che dominano l’attuale modello di sviluppo. Per la sopravvivenza e la rinascita dell’umanità propone in alternativa il modello di società costituito dalla famiglia di Noè.


**La Montée des Âmes Vivantes, Denoël, Parigi 1968

Interpretazioni originali sia della creazione che del peccato originale nel testo del Genesi. La prima interpretazione, basata sulla luce, unisce la sua filosofia con la filosofia indiana; la interpretazione del secondo tema viene confrontata con le più importanti interpretazioni della tradizione cristiana. 


**L’Homme Libre et les Ânes Sauvages, Denoël, Parigi l969 e 1987

In pieno ‘68 l’autore distingue tra libertà ed arbitrio, tra legge interiore e fatalità, tra virtù tradizionali e conformismo, cercando di dare una rifondazione etica della vita personale e sociale, 

fino alla fondazione della comunità dell’Arca, come alternativa alla tendenza negativa del male sociale strutturale.     


***La Trinità Spirituale (Denoël, Parigi 1971, Rocher, Monaco 1994); Ed. Gandhi, Pisa, 2014.

Il tema della sua tesi di laurea in Filosofia (1928) è qui ripensato e completato in una visione totale della realtà, umana e divina. Testo teologico-filosofico che esamina e confronta le categorie di pensiero di tutte le tradizioni, occidentali ed orientali, fino a svelare le mistificazioni della filosofia occidentale e a delineare una teoria intellettuale trinitaria che viene accostata a quella indù.


***Che Cos’è la Nonviolenza (Denoël, Parigi 1971) Jaca Book, Milano 1978 e 1990

E’ una raccolti di articoli precedenti, curata da un suo discepolo. Dà alcune definizioni di nonviolenza e le esemplifica con vari conflitti interpersonali, la Comunità dell’Arca  e le varie campagne di azione nonviolenta da essa lanciate.


** Per Evitare la Fine del Mondo (La Presse, Montréal, 1973) Jaca book, Milano 1981

Conferenze tenute in Canadà. Esprimono in maniera discorsiva i concetti di giustizia, peccato originale, conversione, nonviolenza.


***** Lezioni di Vita, LEF, Firenze, 1976, 19803 

Piccola antologia di quei passi delle opere dell’autore che sono i più adatti per apprendere sinteticamente l’insegnamento dell’Arca: l’attenzione alla vita interiore, il peccato originale e l’Apocalisse dei flagelli, il lavoro, il matrimonio, la conversione, il regno di Dio su questa terra, la Comunità. E’ molto adatto per una prima introduzione al suo pensiero. 


***** L’arca aveva una Vela per Vigna (Denoël, Parigi, 1978) Jaca Book, Milano 1980 e 1995

Raccolta di testi che, come in un caleidoscopio, presentano i tanti aspetti della Comunità dell’Arca: storia, voti, ecumenismo, ecc. E’ un altro libro ottimo per iniziare la conoscenza dell’autore e del suo insegnamento; fa da pendant al Pellegrinaggio. 


**Viatico, Denoël, Parigi, 1979, du Rocher, Monaco 1991; tr. it. del I vol. (non coincidente):  Quaderni del Viatico (1) Rassegna autobiografica fino alla prima conversione: anno 1925, a cura di M. Lanza, Schena, Fasano BR 2008

Autobiografia spirituale e filosofica; ripercorre il cammino di vita dell’autore secondo una serie di tappe che vanno dall’infanzia fino alla prima età adulta, attraverso una serie di pensieri, massime, riflessioni, racconti... 


*Les Étymologies Imaginaires, a cura di A. de Mareuil, Denoël, Paris, 1985

Riflessioni di Lanza del Vasto sul significato e sull’origine delle parole, specie le sue parole più care.


*** Les Quatre Piliers De La Paix, du Rocher, Monaco 1992

Raccolta di dieci articoli comparsi su Nouvelles de l’Arche, raggruppati su tre temi: la pace interiore (commento alle preghiere dell’Arca e tentativo di conciliazione delle sue categorie filosofiche), la pace sociale (commento alla <<Pacem in Terris>> di papa Giovanni XXIII, domande e risposte su I Quattro Flagelli, le riduzioni del Paraguay) e la festa  (poesia, festa e resurrezione). 


*** Pages d’Enseignement, du Rocher, Monaco 1993

Raccoglie molti articoli comparsi su Nouvelles de l’Arche sin dai primi tempi. Per la conoscenza dell’insegnamento spirituale e nonviolento dell’autore è un ottimo complemento ai libri principali. 


*** Le Grand Retour, du Rocher, Monaco, 1993

E’ il complemento-seguito di Introduzione alla Vita Interiore, con in più un grande esercizio yoga, <<Il gran ritorno>> (la conversione), che è composto da sequenze di posizioni e da vari canti. 


* Lettere Giovanili 1923-1936), a cura di M. Lanza e G. Maes, Plus, Pisa, 2006 

Le lettere del periodo precedente il viaggio in India da Gandhi. Esprimono con vivacità e ironia la vita dello studente aristocratico, poi laureato, poeta, senza ruolo sociale, immerso in mille attrazioni. 



Opere su Lanza del Vasto 


** R. Doumerc, Dialogues avec Lanza del Vasto, du Cerf, Paris 1980 e Albin Michel, Paris 1985

Doumerc era un insegnante di filosofia. L’intervista è molto acuta su più punti. 


** R. Pagni, Ultimi Dialoghi con Lanza del Vasto, San Paolo, Roma, 1981

Una intervista che presenta tutti i temi importanti della vita e del pensiero di Lanza del Vasto.


*** A. de Mareuil, Lanza del Vasto. Sa vie, son oeuvre, son message, Dangles, St.-Jean-de-Braye, 1998

E’ una ampia biografia, compilata dal poeta e Compagno dell’Arca che gli è stato vicino per trent’anni e che ne ha raccolto le confidenze e i ricordi. 


** D. Abignente - S. Tanzarella (edd.), Tra Cristo e Gandhi, Un ponte tra Occidente e Oriente, San Paolo, Cinisello Balsamo MI 2003

Atti del convegno per il centenario della nascita di LdV, alla Facoltà Teologica Meridionale, Sez. S. Luigi. Dieci studiosi esaminano gli scritti, il rapporto con Gandhi, la nonviolenza e il pensiero spirituale dell’autore. Contiene una bibliografia di scritti di e su LdV.  

*A. Albanese, E. Marinò (a cura di), Un uomo un sogno. Lanza Del Vasto 1901-1981,  Lupo, Cpoertino LE, 2005. Presentazione di LdV attraverso biografia, estratti, foto di opere, ecc..

** M. Corazza, L’Arca di Lanza del Vasto, Schena/Il Punto, Fasano BR 2005

Uno studio dettagliato della Comunità dell’Arca da un punto di vista costituzionale, sociologico, storico ed esperienziale.


** Città di S. Vito dei Normanni (ed.), Lanza del Vasto e le Arti Visive, Schena, Fasano BR 2007

Atti del convegno omonimo tenuto in S. Vito dei Normanni nel 2005. Sei studiosi inquadrano e approfondiscono l’opera dell’autore nelle arti visive, come artista, come partecipante di un gruppo toscano di artisti e come teorico dell’arte.  


** A. Fougère - C.H. Roquet, Lanza del Vasto, Pellegrino della nonviolenza, patriarca e profeta, S. Paolo, Milano 2006

Presentazione della figura storica e dell’insegnamento di LdV


*** A. Drago - P. Trianni (edd.), La Filosofia di Lanza del Vasto. Un ponte tra Occidente e Oriente, Il Grande Vetro / Jaca book, Milano 2009

Atti del convegno tenutosi a Pisa nel 2007 sul tema omonimo. Raccoglie i contributi di tredici studiosi che approfondiscono vari aspetti della filosofia e del pensiero di LdV. Costituisce il primo tentativo di cogliere i punti fondamentali della sua originale posizione nel contesto della filosofia non solo occidentale. 


**M. Lanza, Scritti vari su Lanza del Vasto, Il Fiorino, Modena, 2012. 

Molte notizie familiari e cronachistiche sulla vita dello zio da parte del nipote che ha partecipato alla vita della comunità e riflette sulla esperienza sua e di LdV.  


*** D. Vigne, La Rélation Infinie. La Philosophie de Lanza del Vasto, vol. I Les Arts et les Sciences, du Cerf, Paris, 2008

E’ la tesi di dottorato alla Sorbona di uno studioso, già partecipante alla Comunità dell’Arca, ora docente alla Facoltà teologica di Tolosa. L’opera è particolarmente importante per aver compiuto una raccolta di molti documenti inediti e per aver tentato una prima interpretazione globale del pensiero di Lanza del Vasto. 


(Dal 1952 esce il mensile della Comunità dell’Arca francese Nouvelles de l’Arche. Dal 1985 esce Arca Notizie, quadrimestrale del gruppo di seguaci italiano (Patrizia Brambilla, via Sottocampagna 65, 21020 Comabbio VA; e-mail: zendalibrambilla@aliceposta.it). Il sito internet dell’Arca italiana è http://www.arca-di-lanzadelvasto.it .)


Gli scritti di Lanza del Vasto possono essere raggruppati secondo quattro periodi, che rappresentano quattro tappe del suo pensiero:

    1)    Periodo 1923-1936: da Ballades aux Dames… alla poesia autobiografica “Ritratto di Crisogono”; è il periodo di scritti di varia natura: la sua produzione poetica rivolta ad affermarsi come artista, la stesura della tesi di laurea in filosofia e il suo autoritratto sconsolato.

    2)    Periodo 1938-1945: dal Giuda, fino ai Principi e precetti e al Pellegrinaggio alle sorgenti; è la ricerca di sé stesso, al costo di ribaltare tutto sé stesso; è anche il periodo della sua uscita dal secolo XX e dalla civiltà occidentale. 

    3)    Periodo 1951-1969: dal Commentaire de l’Évangile a L’Homme Libre et les Ânes Sauvages; fondazione della nonviolenza come proposta di nuova vita interiore, comunitaria e sociale; è la congiunzione del meglio della civiltà orientale, vista soprattutto in Gandhi, con il meglio della civiltà occidentale; è il periodo che concreta il suo punto fermo, esperienziale e intellettuale, su cui costruire l’alternativa personale e strutturale al secolo XX.

    4)    Periodo 1968-1981: da La Montée des Âmes Vivantes alle riflessioni de La Trinité Spirituelle e del Viatique; è il periodo in cui, mantenendo la sua produzione sulla nonviolenza, cerca di conciliazione il meglio di quanto aveva iniziato da giovane e il meglio di quanto aveva compreso da nonviolento, al fine di ricostruire il suo pensiero giovanile secondo le esperienze intellettuali avvenute nel frattempo e di approfondire il confronto intellettuale delle due civiltà; è quindi un rinnovato slancio verso una sua sintesi intellettuale e filosofica.

Seguiamo la evoluzione delle sue opere con la tabella seguente. Essa suggerisce che il concetto di relazione, così come l’aveva avuto da giovane e sistemato nella Tesi di laurea, sia andato in crisi al tempo del Giuda, sdoppiandosi in eticamente positiva e negativa; da allora, le relazioni non potevano essere accettate da LdV come solo neutre, o addirittura solo metafisiche; esse erano diventate essenzialmente ambigue, a causa della continua lotta tra Bene e Male, lotta che deve essere decisa dall’etica. Nel Pellegrinaggio alle sorgenti egli ci dice che la conversione totale avvenuta in India lo aveva portato ad abbandonarle, anche se a fatica, assieme a tutta la attività intellettuale. 










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